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esso Ciotti che desista dal ristampare il mio Mondo nuovo giá cominciatosi, non ostante che quegli me n’avesse mandato i primi quattro fogli, minacciandolo che, s’egli non desiste, gli vuole esser nemico né piú dargli ad imprimere l ’altre sue rime e prose, secondo il giá appuntato tra loro. La qual ristampa d’esso mio poema perché allora non andò piú avanti, io me ne maravigliai non poco, non sapendone la cagione; ma me n’acquieto adesso che la so.

Di questa si fatta congiura si può, per quel che tocca al Marino, attribuire una parte di colpa alla potente passion dell’emulazion letteraria. Ma in nessun modo io saperei scusare il Ciotti, che, essendo giá stato mio caro amico e beneficato da me per molte vie, ma in particolare dell’avere egli guadagnato mille scudi nella sospension delle mie Rime compite, dette ora Canzoniero, da lui vendute tutte a dodici lire il pezzo (come fa fede una lettera di lui medesimo, scrittami di sua mano), volse alla fine privarsi de’ nuovi guadagni mercantili per non iscornpiacere ad un mio emolo e per dannificar le mie fatiche e minarle. Iniquitá della quale egli fu poco da poi dal giusto Iddio punito evidentemente in questo mondo medesimo: perché, avendo lasciata la compagnia dell’arte ch’avea coi Giunti, trasportò la bottega in Sicilia; e lá nello stretto spazio di sei mesi falli, impazzi, accecò e mori.

E se dai chiari effetti possono bene arguirsi le cause nascoste, uno altro indizio del sopradetto conserto ed accordo si vede oggi parimente, il quale non è men certo che la confessione fattane dal Marino. Io dico il non essersi ristampato da molti anni in qua il libretto piccolino delle mie prime rime, ancorché per tutta Italia e fuori sia pur sempre stato domandato con grande istanza e che i nemici istessi non ardiscano di biasimarlo, anzi concordemente il commendino tutti, ma spezialmente colui che fe’ la prefazione alla seconda parte della Difesa dell’ Aleandri, il qual dicono sia il Mascardi. Il medesimo può affermarsi del prefato Canzoniero corretto e stampato in Roma (nel quale anco le prime rime van contenute, benché sparse), che per tutto è ogni giorno richiesto, ma non se ne trova perché non s’è