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fusse (mi perdoni) bestiale, quale è quel mostro; che fusse ingannatore, quale è la sirena sua femmina; e che, si come la scimmia marina contraffa gli atti altrui, cosi V. S. rifacesse gli altrui componimenti. Ma le moltissime impossibili sarebbono quest’altre: che V. S., ch’ora è in Francia, fusse stata trovata neH’America centoventi anni fa ed innanzi della sua nascita; che Ella, che è uno individuo, fusse una spezie; che Ella, ch’è uno uomo, fusse un pesce; che Ella, che vive in terra, vivesse in acqua; che Ella, che ha la figura come gli altri uomini, avesse membra maravigliose; che Ella, che è viva, fusse stata veduta morta; che Ella, la cui carne non è buona da mangiare, fusse a questo effetto stata presa da un pescator colla rete; che Ella, che è intera, fusse meza; che Ella, ch’è libera, fusse stata venduta; che Ella, che è di persona non mal formata, fusse di fattezze simili alla scimmia; e finalmente che Ella, che è una legittima opera della natura, fusse uno scherzo di quella. Le quali impossibiltá non sono mie imaginazioni, ma son veri sensi che realmente si trovano essere nelle parole d’essi versi. Che però sará bene che con questo pensiero V. S. torni a rilegger quelli, dove so che subito raffigurerá adeguata corrispondenza a quanto io dico.

In questo fiume e per lo mar vicino vive il pesciuom con sue mirabil membra, detto altramente il «cavalier marino»; verace bestia, bench’al vulgo uom sembra, che nulla fuor che l’alma ha de ferino e tutto a nostra imagine rassembra, figlio della Sirena ingannatrice ed alla madre egual, se ’l ver si dice.

I cristiani veder non ne potèro altro ch’un solo, il qual fu lor mostrato da un pescator, che non cr’anco intero, ma giá dal cinto in giú per prezzo dato.

Esser dovria quest’animale invero «scimmia del mar» piú che «pesciuom» nomato, poich’a quella è piú simile ch’a questo, ed è ciò che far vede a rifar presto.