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tutta revista, da quei principi architetonici morali, ho illustrati piú di mille luoghi della professione ch’io tratto in catedra. E senza questi lumi superiori stimo risolutamente che non si possano degnamente interpretar le leggi. Fuori dell ’opere di questo santo io non ho meco altro libro che la Scrittura sacra e l’opere di san Girolamo; onde mi scusarete s’io non ho potuto e se non potrò con erudizioni tratte dai libri dell’antichitá fare un’eco dovuta alle vostre eruditissime voci.

Voi mi richiedete del mio senso intorno agli spettri di Milano e alla magica peste, portata dalla Fama su certi fogli curiosi che vanno attorno. Qui, o ragioniamo del potere o del fatto. Se del potere, chiara cosa è, e la teologia non ci lascia dubitare, che il demonio può naturalmente queste e cose maggiori, purché Dio non gli sottragga il potere: intendo però, s’egli essercitará le sue forze naturali dentro alla latitudine del moto locale, trasportando ed applicando gli agenti alle materie. Perché, se noi credessimo che nei predicamenti della qualitá, della quantitá o della sostanza egli potesse immediatamente produrre si fatti termini, noi, s’io non m’inganno, faressimo errore.

Se ragioniamo del fatto, certo che, per le continue relazioni che vengono di Milano, anche quest’ultimo spaccio io molto agevolmente m’induco a crederlo; ma non giá credo quelle favolose circostanze che questa estate andavano attorno, le inverisimilitudini delle quali erano troppo note a chi leggeva quei fogli. E che altre volte siano avvenute si fatte pestilenze o col concorso del demonio o con l’arte ignuda degli uomini, oltre le nobilissime auttoritá addotte da voi, io mi rimetto ad un certo trattatello manuscritto, che va attorno, il cui titolo è De peste manufacta , nel quale sono registrate molt’altre auttoritá di simil fatto. Ma quello che mi confonde l’ingegno si è come si trovino uomini di barbarie tanto inumana che cospirino coi diavoli alla destruzione di tutta la propria spezie.

Io qui impazzirei col pensarvi; e però vengo ad un’altra non meno curiosa meraviglia, e chieggio a voi: che cosa è egli mai questo fomite o seminario pestifero che resta impresso ne’ panni, e con feconditá cosi tragica fruttifica la morte delle famiglie e de’