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absenza sua avesse patito lo Studio. Con che martello però io l’abbia saputo, dicalo V. S. che sa la stima ch’io fo di cotesto rarissimo ingegno, conosciuto forsi piú in Roma che in Lombardia; ché s’ Ella udisse, come faccio io, in che maniera di lui si parli nella corte da’ migliori e piú intendenti, si confirmarebbe nella mia opinione: che coloro, ch’accusano le cose del signor Achillini, sono convinti o di giudizio plebeo o d’animo maligno, e o che non lo conoscono overo mortificano la loro sinceritá. E della mia in ciò non credo si possa dubitare, perché tutta la cittá di Ferrara ha visto che nello spazio di sei anni non ho tralasciato venti lezioni di lui; e pure si sa che non avevo tempo da perdere, non solo per l’occupazioni della mia lettura ordinaria, del tribunale di monsignor vicelegato e altri negozi. Ma benedico quell’ ore che vi spesi, perché confesso sentirne alla giornata notabilissimo aprofittamento. E credami V. S. che i pensieri legali di quell’uomo non si veggono seminati nella faragine dei nostri libri, e che uno di quei suoi ingegnosi motivi può solevare un avocato dalle angustie d’una disperata lite, sfuggire rincontro d’una commune opinione e immortalare un curiale. E se bene si considera la forza delle opposizioni che gli fanno alcuni, si scoprirá la debolezza de’ lor giudici.

Dicono ch’egli adopra termini dialetici e, invece di provar le conclusioni legali con le allegazioni di Bartolo, Baldo, Ruini, Bursato, Rolando e d’altri, si servirá di un mezzo filosofico. Ma credami V. S. che, se questi tali ne’ loro arsenali avessero simili munizioni, anch’essi se ne servirebbono; onde, quand’essi dovrebbono piangere la lor povertá, burlansi dell’altrui abbondanza. Quindi è che Baldo, il quale fondò su la base della filosofia la machina delle leggi, illustrò l’opere sue con lumi filosofici e risolse mille questioni con mezzi dialetici; e Bartolo stesso, che è pure l’archimandrita degli opositori, benché fosse puro legista, alle volte camino nelle sue lezioni per questa strada; e si vede (tralasciando mille altri luoghi) che in quella celebre questione, intitolata: Mulier habens amp lutti patrimonium , un detto d’ Aristotele è la principal frontiera delle sue ragioni. Anzi