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119.Noto a l’Olimpo Olimpio, ed al Citoro
Eutirto, un di Thessaglia, ed un di Ponto;
Brancaforte di Tarso, e Bellamoro
di Babilonia, uom celebrato e cónto,
e col temuto Ergano il fier Brunoro
mostrasi anch’egli apparecchiato e pronto,
e Bronco il forte e l’animoso Hedrasto
esser bramano i primi al gran contrasto.

120.Ma Satirisco entro l’agone intanto
salta, ed aspira ai preparati premi.
D’una Driada e d’un Fauno in Erimanto
fu generato di confusi semi.
Non è Satiro in tutto, eccetto quanto
tengon sol de la Capra i piedi estremi.
Forma umana ha nel resto, e di due corna,
con cui cozza lottando, il capo adorna.

121.Corteccio allora, un contadin possente,
contro costui per tenzonar s’è mosso.
A le braccia in Arcadia uso è sovente
venir con gli Orsi, e n’ha le pelli addosso.
Ha come gli Orsi istessi, irto e pungente
su ’l petto il pel, grande ogni membro e grosso.
È de le piante figlio, e de le selve:
commun l’albergo e ’l vitto ha con le belve.

122.Le selve a questo popolo e le piante
(orribile a contar) fur genitrici,
e crebbe poi, robusta turba errante,
senza cura di fasce o di nutrici.
Da novo piè calcata, il suol tremante,
scosse la terra in fin da le radici,
cpiando da’ padri frassini e da’ faggi
vide i fanciulli uscir verdi e selvaggi.