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ARGOMENTO

Mentre Venere piagne, e si lamenta,
è visitata dagli amici Dei.

Sepolto in nobil tomba è poi da lei
il morto Adon, che vago fior diventa.

1.Umano ufficio è veramente il pianto,
e piú proprio de l’uom forse che ’l riso,
poi ch’a pena vestito il fragil manto,
in aprir gli occhi al Sol, ne bagna il viso.
Non si dia no di quest’affetto il vanto
l’animal che si duol su ’l corpo ucciso.
Formar non san, non san versar le Fere,
figlie de la ragion, lagrime vere.

2.Pur quantunque a ciascun fin da la cuna
sempre quasi quaggiú pianger convegna,
dove tra mille ingiurie di Fortuna
fuor che doglia, e miseria, altro non regna
se si trova cagion sotto la Luna
da lagrimar, che sia ben giusta e degna,
qualunque trista e miserabil sorte
merita piú pietá, cede a la morte.