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147.Gli manca poi (quel che vie piú s’apprezza)
l’unitá che conviensi a leggiadria.
E chi non sa, ch’altro non è bellezza
se non proporzione, e simmetria?
Or in tanta superbia ed alterezza
dov’è questa visibile armonia?
Certo, che mal rispondano mi sembra
a sí alti pensier sí corte membra.

148.Come da varie suol voci concordi
la musica a l’udir farsi soave,
quando avien che si tempri e che s’accordi
col duro il molle, e con l’acuto il grave;
cosí se membra un corpo ha in sé discordi,
la composizion grazia non have.
Da le parti col tutto annonizate
risulta consonanza a la beltate. —

149.Cosí ragiona, e su ’l gran soglio intanto
salita è giá quella beltá superba;
ma vede alfin, che la vittoria e ’l vanto
de la bella aventura altrui si serba.
Onde il tergo volgendo al Nume santo,
sí l’ira il vince, e l’aspra doglia acerba,
che squarcia i fregi d’or, lo specchio frange,
e di rabbia e di duol sospira e piange.

150.Vien Luciferno il fier dopo costui,
cosí di Scithia un Saracin si noma.
11 Saca e ’l Battrian soggiace a lui,
il Margo ha vinto, e la Sarmazia ha doma:
e la gloria rapir presume altrui
per irta barba, e per irsuta chioma.
Mostra ruvide membra, ossa robuste,
lungo capo, ampie nari, e tempie anguste.