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11.Mentre a questo concorso ondeggia il regno,
e la Corte ne va tutta sossopra,
chi ne la propria tenda e chi su ’l legno
ciascun suo studio in abbellirsi adopra,
e con vari argomenti usa l’ingegno
per far che l’arte ogni difetto copra,
e la semplice forma di Natura
con l’industria aiutar scaltro procura.

12.Come s’entrar talor cauto Guerriero
deve a pugnar ne la sbarrata piazza,
terge il fin elmo, impiuma il bel cimiero,
guarda se ben chiodata è la corazza,
prova lo scudo, visita il destriero,
l’astato ferro e la ferrata mazza,
la punta al brando aguzza, il taglio arrota
e le tempre del ferro osserva e nota:

13.cosí quivi d’Amor piú d’un Campione
sfidato quasi a militar palestra,
pria che s’esponga al periglioso agone,
se stesso ai colpi essercitando addestra.
La diligenza i gesti suoi compone,
la baldanza il consiglia e l’ammaestra;
Beltá, ch’a tanta impresa il move e tira,
l’armi gli appresta, ond’a vittoria aspira.

14.Chi nodi accresce al crin, colori al volto,
chi dá legge a lo sguardo e moto al piede,
chi grazia aggiunge agli atti, e ’n sé raccolto
ogni lor parte essamina e rivede,
e del tutto librando il poco e ’l molto,
ciò che manca corregge, e ciò ch’eccede;
e quanto è d’uopo ad emendare il fallo
insegna altrui l’adulator cristallo.