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39.Come qualor de’ suoi ministri alati
i vagabondi esserciti insolenti
scatena fuor con procellosi fiati
il crudo Re che tiranneggia i vènti,
spoglia le selve, disonora i prati,
scaccia i pastor, disordina gli armenti,
ed ingombrando il ciel di nembi foschi
saccheggia i monti, e discapeglia i boschi:

40.cosí, mentre il crudel scorre l’arene,
geme il lido Biston, Strimone stride,
e fa per tutto intorno, ovunque viene,
mormorar le minacce, e le disfide.
Trema la terra istessa che ’l sostiene:
s’apron le nevi, e l’onda si divide:
e come passi o la saetta, o il foco,
ogn’intoppo gli cede e gli dá loco.

41.De’ popoli che dòmi avea con l’armi
la pompa trionfai traea quel giorno,
e da’ vinti Geloni e da’ Biarmi
al suo Tracio terren facea ritorno.
Le sue vittorie in gloriosi carmi
iva la Fama promulgando intorno,
e piangendo seguian querule schiere
di genti incatenate e prigioniere.

42.Sovra un tronco di lancia il braccio appoggia,
fuma la chioma, il fianco anela e suda.
Bellona dietro gli sostiene a foggia
di fidato scudier la spada ignuda,
che gocciolante di sanguigna pioggia
fulmina l’aria d’una luce cruda.
Il Terror suo valletto in su la testa
l’elmo gli assetta, e del cimier la cresta.