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159.Oltre il buon zelo, e la giustizia, a cui
dritto è che Gallia ogni speranza appoggi,
ha che tra’ Gigli d’òr sol per costui
de le Muse Toscane il coro alloggi.
Il Tago e ’l Gange irrigheran per lui,
in vece del Castalio, i sacri poggi,
onde per fecondar l’arido alloro
Tacque, ch’or son d’argento, allor hen d’oro.

160.Nasci nasci o Luigi, amica stella
quant’onor, quanto pregio a te promette!
Vibri pur cjuanto sa cruda e rubella
l’altrui perfidia in te lance e saette.
Taccio l’altre tue glorie, e passo a quella
che le Muse da te non fian neglette.
De’ dolci studi, e de la sacra schiera
te Rettore e Tutore il mondo spera.

161.Cresci cresci o Luigi, inclita prole
d’alme eccelse e reali, e giuste e pie.
Il tuo gran nome, ove l’altrui non suole
si spargerá per disusate vie;
e dove sorge, e dove cade il Sole,
e dove nasce, e dove more il die
la Fama il porterá leggera e scarca,
e romperá le forbici a la Parca.

162.Tra molte e molte cetre, onde rimbomba
de’ tuoi vanti immortali il chiaro grido,
dal Sebeto traslata odo una tromba
de la tua Senna al fortunato lido.
Questa trar ti potrá d’oscura tomba,
e darti in fra le stelle eterno nido,
ch’empiendo il Ciel d’infaticabil suono
--ará lira al concento, e squilla al tuono.