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171.Non giova a fargli schermo arte o consiglio,
poi che per vie non conosciute offende.
Pere, ma non fa piaga il crudo artiglio,
o se pur piaga fa, sangue non rende:
se rende sangue pur, non è vermiglio,
ma stillato per gli occhi in pianto scende:
e cosí lascia in disusata guisa,
senza il corpo toccar, l’anima uccisa.

172.Chi non vide giá mai Serpe tra rose,
mèle tra spine, o sotto mèl veleno;
chi vuol veder il ciel di nebbie ombrose
cinto quand’è piú chiaro e piú sereno;
venga a mirar costui, che tiene ascose
le grazie in bocca, e porta il ferro in seno.
Lupo vorace in abito d’agnello,
fera volante, e corridore augello.

173.Lince privo di lume, Argo bendato,
vecchio lattante e pargoletto antico,
ignorante erudito, ignudo armato,
mutolo parlator, ricco mendico.
Dilettevole error, dolor bramato,
ferita cruda di pietoso amico,
pace guerriera, e tempestosa calma:
la sente il core, e non l’intende l’alma.

174.Volontaria follia, piacevol male,
stanco riposo, utilitá nocente,
desperato sperar, morir vitale,
temerario timor, riso dolente,
un vetro duro, un adamante frale,
un’arsura gelata, un gelo ardente,
di discordie concordi Abisso eterno,
Paradiso infernal, celeste Inferno.