Pagina:Marino, Giambattista – Adone, Vol. I, 1975 – BEIC 1869702.djvu/103

ALLEGORIA

Le ricchezze della Casa d’Amore, e le sculture della Porta di essa, contenenti l’azzioni di Cerere e di Bacco, ci dànno a conoscere le delizie della Sensualità, e quanto l’uno e l’altra concorrano al nutrimento della lascivia. Le cinque torri comprese nel detto Palazzo son poste per essempio de’ cinque sentimenti umani, che son ministri delle dolcezze amorose; e la torre principale, ch’è più elevata dell’altre quattro, dinota in particolare il senso del tatto, in cui consiste l’estremo e l’eccesso di simili dilettazioni. La soavità del pomo gustato da Adone ci insegna che per lo più sogliono sempre i frutti d’Amore essere nel principio dolci e piacevoli. Il Giudicio di Paride è simbolo della vita dell’uomo, a cui si rappresentano innanzi tre Dee, cioè l’attiva, la contemplativa, e la voluttaria; la prima sotto nome di Giunone, la seconda di Minerva, e la terza di Venere. Questo giudicio si commette all’uomo, a cui è dato libero l’arbitrio della elezzione, perché determini qual di esse più gli piaccia di seguitare. Ed egli per ordinario più volentieri si piega alla libidine ed al piacere, che al guadagno o alla virtù.