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chiamano. Guarirò il mio piede camminando. Va, Lanzirica. Non ho più bisogno di te.

Lanzirica si allontana a testa bassa, rimane un istante immobile, poi gira cautamente dietro alla capanna, e, dopo aver sfiorato Bagamoio che monta la guardia, si accovaccia fra i cactus e le agavi, per ascoltare Kabango e Mabima.

Mabima

coricata vicino a Kahango nell’apertura della capanna.

Ciò che ha detto Lanzirica è falso, Kabango. Ora mi sento rinfrancare. Ti seguirò dove vorrai. Ho tanta forza, Kabango, se tu mi baci!... Baciami. Voglio, io, io, guarire il tuo povero piede. Tanto ti amerò, con baci, baci e tenerezze squisite, finchè tutto ti guarirò. Spalmerò di unguenti la tua piaga...

Entra nella capanna, e ne esce con un canestrino pieno di foglie.

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