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suo petto rivela la gioia che prova nel sentir salire in sè la tua vita. Le sue arterie e le tue vene sono le arterie e le vene mescolate della terra.

Rombatori, Frusciatori, Gracidatori, Gorgogliatori.

Le fontane che gorgogliano in te sono liete di sentirsi belle e buone a nulla. Questa che ti sgorga dal cuore con luccichii vistosi finge di creare dei ruscelli di pensiero. Ma subito si sparpaglia in liquida capigliatura, cantando la sua beata inutilità. Kabango, carne fronzuta, ascolta le tue fontane!... Si chiamano l’una l’altra, accordando insieme le loro voci umane, poco umane, già sovrumane, che deridono l' umanità. Sono ebbre d’esser vane, poichè spesso nessuno le ascolta. Tutte felici se Mabima si avvicina co’ suoi serici passi da uccellatore. Mabima anch’essa si disumanizza...

Ora si muta in un verde arbusto che s’inchina su di te, su di me, come vuole il vento, poi lento si ricompone in un’estatica immobilità. Talvolta sembrano singhiozzare le tue fontane, o Kabango, ma subito scroscia e scampanella

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