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Mabima.

Li ho veduti questa mattina... magri, spettrali, curvi, camminavano lentamente sotto le vôlte basse dei fogliami... per spiarmi! Le donne sono più macilente degli uomini. Non hanno la forza di portare i loro bambini a cavalluccio!...

Lanzirica.

Tristi spodestati sognano la loro bella città perduta.

Mabima.

Quale città? Qui non vi sono che case di fango e rovine.

Lanzirica.

Sono le rovine d’una meravigliosa città: Bab-el-Giuma. Ora sono molti anni, in un pesante meriggio i serpenti intensificarono in tal guisa i loro sibili musicali, da addormentare il poopolo Giuma. Poi, intrecciandosi, fermarono il corso dei ruscelli. Questi, soffocati e otturati dalle liane e dai serpenti, strariparono allagando la foresta con putride e ronzanti colture


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