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palma della mano... Vi sono strade ondulose appena tracciate sulla sabbia, come la fedeltà sulla carne di una donna... Altre strade sono scavate nel granito, ma tronche come rimorsi. Coloro che le scavarono caddero prima di compierle. Senza ragione, sfociano nell’oceano indecifrabile delle sabbie... Vi sono strade cedevoli che succhiano i passi... Altre resistono dure e fanno crepitare i loro sterpi combustibili sotto i passi. Strepitano, vorrebbero screpolarsi come le vôlte dei palazzi sotterranei gonfi di musiche... Talvolta, nei meriggi massacranti, i carovanieri terrorizzati dal silenzio sognano di scavare, scavare per bere il miele delle musiche che cantano nel cuore della terra.

Bagamoio

con una risata piena di scherno.

Lamentatrice funebre!... Risparmia i tuoi singhiozzi. Non posseggo neanche una rupia per pagarteli.

Lanzirica

sprezzante.

Gli asini godono di riposare nella sabbia le


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