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[§ 168] conc. gen. dell’equil. econ. 209


168. C’è qui un punto sul quale parecchi sono caduti in errore e che merita quindi speciale attenzione. Riguardo alle variazioni dei prezzi, occorre fare una distinzione fondamentale. Possono cioè variare i prezzi delle successive porzioni che si comprano per giungere alla posizione di equilibrio, e possono variare i prezzi di due operazioni complessive che adducono alla posizione di equilibrio (α). Per esempio, un individuo compera oggi 100 gr. di pane a 60 cent. il kg., poi 100 gr. a 50 cent. il kg., poi ancora 100 gr. a 40 cent. il kg., e così giunge ad una posizione di equilibrio, avendo comprato a vari prezzi 300 gr. di pane. Domani ripete l’identica operazione. In tal caso, i prezzi sono variabili per le successive porzioni che si comprano per giungere alla posizione di equilibrio: ma non variano quando si ripete l’operazione.

(β) Invece lo stesso individuo, domani, compra 100 gr. di pane a 70 cent. il kg., poi 100 gr. a 65 cent., poi 100 gr. a 58 cent. I prezzi variano non solo per le successive porzioni, ma anche da una operazione adducente all’equilibrio, ad un’altra.

(γ) L’individuo considerato compra 300 gr. di pane, tutti al medesimo prezzo di 60 cent. al kg., e così giunge alla posizione di equilibrio. Domani ripete la stessa operazione. In tal caso sono costanti i prezzi delle successive porzioni, non variano; e neppure varia il prezzo da un’operazione adducente all’equilibrio, ad un’altra.

(δ) Infine quell’individuo compra oggi 300 gr. di pane, tutti al medesimo prezzo di 60 cent. il kg., e così giunge alla posizione di equilibrio. Domani per giungere a quella posizione, compra 400 gr. di pane, pagando tutte le porzioni successive il prezzo costante di 50 cent. I prezzi delle porzioni succes-

Economia politica. - 14.