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34 capo primo

che con molto utile del Principe e comodo de’ particolari, potrebbe facilmente emendarsi rifabricando, e convertendo in magazini e botteghe tutto il tratto che riman vacuo presso il Palazzo. Oltre i mali del fuoco, si vorrebbe ancora cercar di prevenire per quanto è possibile quelli dell’acque, maraviglia essendo che non sia stato suggerito ancora di riparare lungo il tratto della Beverara, dopo aver veduto più volte, come sormontando quivi il fiume nelle piene, allaga tanta parte della città.

Manca altresì con deplorabil danno un ufizio speziale per la cura delle strade, alla quale in ogni ben regolala città Soggetti del maggior conto si eleggono, dipendendone principalmente il decoro e il comodo de’ cittadini. Si anderà Verona certamente, a dispetto del suo bel sito e de’ suoi nobili edifizj, deformando sempre più, e rendendo ogni giorno più incomoda e più disagiata, finche durerà l’incredibile abuso di lasciare in pieno arbitrio d’ognuno il gettar materiali e il portar terra sulle strade, facendo monte ov’era piano, interrompendo le vedute, e rendendo il cammino impraticabil l’inverno per fango, e insoffribil l’estate per polvere. E noto a chiunque ha qualche lume di cognizione, come il maggior danno a cui col corso de’ secoli sien le città nel materiale sottoposte, è quello dell’alzarsi le strade, con pregiudizio delle abitazioni e degli edifizj, che ne vengono a rimaner sepolti o imperfetti: ma dove si permetta alla generazion pessima de’ carrettieri di rovesciar la terra dove lor piace, non si richieggon secoli, ma bastan pochi anni. La-