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che i Corsari infestarono l’Italia stessa, nonchè i Collegati. Strabone più volte per dir d’una gente, ciò che si direbbe da noi, ora è sottoposta ai Romani, ora è venuta sotto i Romani, così si esprime: Ora sono Romani. Quinto Curzio chiamò il Dominio Romano tutela, ove scrisse di Tiro: Ora sotto la tutela della mansuetudine Romana riposa. Affermò Cicerone, che quella de’ Romani potea nominarsi protezione e difesa, più tosto che Dominio. Ma in somma il sentirsi chiamar compagni, era atto a raddolcire ogni richiesta, che in occasion di guerra venisse fatta, perchè faceva intendere, o credere, che anche del proprio interesse si trattava. Questa si è da chiamare soprafina Politica. Di questa, mostra che fosse imbevuto il gran Patrizio Veneto Gasparo Contarini, il quale nel V. Libro del suo Trattato della Repubblica, e Magistrati di Vinegia, non usa il termine di Sudditi; ma parla così: Le Città le quali sono venute nella nostra società. Più avanti: Disteso adunque l’Impero in Terra-Ferma, que’ Popoli, i quali poco dinanzi eran venuti a ricrearsi con le buone Leggi. E verso il fine: A ciascuna Città, che venne nella Società dell’Impero sono stati lasciati gli Statuti suoi.

Crederassi da molti, che la comunicazione