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qualche regola politica avessero, la qual di loro soli fosse. L’ebbero infatti, ed a questa devesi attribuire l’Impero loro. Quale adunque fu? La massima dei soli Romani propria di voler gli altri Popoli amici, e non servi, e di farli con le loro vittorie non Sudditi, ma Compagni. Gli Ateniesi non distesero il Dominio mai. Dionisio Alicarnasseo con queste parole ne assegna la ragione: Non costumarono come i Romani di partecipare la loro Cittadinanza anche ai vinti, nè di chiamare in società anche gli esterni.

I Re Conquistatori, e le Repubbliche vittoriose, ogni gente soggiogata ridussero in mera condizione di Soggetta. In vece però di ajuti si fecero altrettanti nemici; ma i Romani una Repubblica Universale vennero componendo, ed una spezie d’Impero, che riuscì una società di tutti i Popoli vincolata insieme dal mutuo, e comun beneficio.

La prima guerra, che fin sotto Romolo avessero, fu co’ Sabini. Gli vinsero. Qual mai altro Popolo non averebbe dopo la Vittoria soddisfatto, o al piacer di vendetta, o a quella emulazione, che suol essere tra i vicini, o almeno a quello spirito d’ambizione, che poteva rendere dolcissimo il dominar finalmente, e il tener soggetti gli avversarj suoi. Ma i