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dezza, diventa subito insuperabile. Non può il nostro Principe arrolare eserciti, che eguaglino in numero gli odierni delle gran Potenze; ma ne’ suoi Stati d’Italia avremo intorno a due milioni e più di persone che vale a dire più di 400 mila Uomini atti all’Armi. Quando gli animi da così fatto ardore saranno mossi, li 400 mila e più uomini senza arrolarsi saranno tutti Soldati, e saranno Soldati le Donne ancora, come ne’ paesi interessati nella propria conservazione tante volte si è veduto. Dirassi che il numero non basta, e che un mediocre esercito disciplinato sbaraglia facilmente una moltitudine inesperta. Questo è verissimo, ove si trattasse di battaglie campali, o di altre simili militari azioni; ma bisogna distinguere la difesa dall’offesa; e bisogna distinguere quando il popolo è solo ed abbandonato, e quando è sostenuto da Truppe, le quali si tratta di secondare, poichè Truppe o poche, o molte averemo sempre anche noi. Chi è stato in guerra ben sa, che di due eserciti campeggianti quello suol prevalere, che ha il Paese a suo favore; non solamente per le notizie dell’inimico, che questi ha continue e sicure, e l’altro o non ne ha punto, oppur di false; e ancora per più provvisioni, che all’uno mancano, e all’altro abbondano. Che