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402 nota


i! testo definitivo, questo si è desunto dalle edizioni curate dall’autore o almeno condotte dietro suo consiglio. Fra queste è degnissima di fede una apparsa in Verona nel 1745 coi tipi del Ramanzini, corredata tra l’altro da annotazioni dell’autore, e da una risposta del Voltaire, alla quale ebbero mente il Bassaglia ristampando la Merope a Venezia due anni dopo e l’Andreoni nel 1752, cavandone una edizione in Verona (dunque sotto gli occhi dell’autore) nei due volumi delle Poesie volgari e latine di Scipione Maffei. E la dovuta importanza fu data anche all’edizione eseguita nel 1796 dalla stamperia Giuliari, che venne preparata giovandosi di un esemplare della veronese del 1745 postillato dal Maffei. Di minor conto è quella che trovasi nelle Opere (complete, in ventun volumi) pubblicate dal Cinti a Venezia nel 1790. Dell’altre edizioni della Merope non vogliamo far qui cenno, che dovremmo ricopiare la Bibliografia Maffeiana edita da F. Doro negli Studi Maffeiani (Torino, Bocca, 1909); aggiungendovi soltanto l’edizione uscita nel 1735 e ricordata da G. Hartmann nell’opera Merope im italienischen und französischen Drama (Erlangen und Leipzig, 1892). Altra edizione importante, per note bibliografiche e per studio di varianti, è quella edita in «Bibliotheca romanica» (n. 108; Strasburgo), che segue fedelmente il testo dell’edizione veronese del 1745.

II-IV

1. — Le Cerimonie uscirono anonime in Venezia coi tipi del Viezzieri nel 1728, furono ristampate a Bologna da Lelio Della Volpe nel 1729 e l’anno dopo a Verona dal Tumermani. A Verona furono edite tra le Poesie volgari e latine dall’Andreoni nel 1757; e questa edizione si è qui seguita, senza per altro dimenticare le precedenti.

2. — La commedia Il Raguet uscí anonima primamente a Venezia presso il Coleti nel 1747; il Tumermani la ristampò a Verona nel 1747 e l’Andreoni nel 1752. Queste edizioni non presentano varianti.

3. — La Fida Ninfa. Costruito a Verona il Teatro Filarmonico (1715-1729) si volle aprirlo con uno spettacolo nuovo e magnifico d’opera in musica. Impresario fu lo stesso Maffei; e, vinte le difficoltà opposte dagli Inquisitori veneziani, il suo melodramma fu