Pagina:Luigi Barzini - Al fronte (maggio-ottobre 1915).djvu/13


prefazione ix


violenza la stupidità velenosa della calunnia, spesso incosciente, che cerca di annebbiare splendori dei quali, chi ha vissuto al campo, ha ancora pieni gli occhi e l’anima. Vi sono persone, assai poche per fortuna, che sembrano seriamente preoccupate dall’annunzio che tutto va bene, e provano la necessità di dubitare e di comunicare intorno i loro dubbi. Bisognerebbe affidare costoro alla giustizia dei soldati.

Bisognerebbe portare i colpevoli su quelle stesse posizioni che erano oggetto della malevola diceria, e dire alle truppe: «Mentre voi vi battevate e vincevate, queste persone, per le quali anche versavate il vostro sangue, cercavano di derubarvi della riconoscenza e dell’ammirazione della Patria, cercavano di indebolire la fiducia e l’amore del Paese per voi, tentavano di isolarvi alle spalle, vi insultavano, vi defraudavano del premio più ambito, facevano a voi un male più grande di quello che il nemico possa mai farvi: ora sono nelle vostre mani, giudicatele e punitele!»

Da quello che i corrispondenti al campo hanno visto, saputo e narrato, è possibile trarre qualche conclusione, estrarre come un bilancio sommario delle operazioni nei primi quattro mesi di guerra. Il nostro esercito è stato fra