Pagina:Lopez De Hoyos - Relatione della morte, et esequie del serenissimo principe Carlo, figliuolo del catolico re Filippo II re di Spagna et c., 1569.djvu/49

felicità,er demeriti infua terra auuenhe. Varia colVrin cipe,dicendoli } cbepoi che lofio, fehcitanonf perpetuò co la fuaprcfenzaja confideratione^bc ad efà, C 3 “ a tutti quefli Regni rimane ’e,che con cojifelice morte con laqua* le piacque a nqflro Signore dt trarlo da queflo mondo ac-, qui dio i Regni^Tr tonfo della utta eterna, V rfariafue Montila Carpetali a. S colpite le fue arme, che fori un Or fa drizzata aduno Mrbuto arborofaluaticodi jopra una Corona Rega le& attorno in campo azzurrofeifellefadornano moh ti fucili con quefi uerft. Te mihi crudelis mors abfiulitjjeu mea quantus Quodmoriare mibi 3 concutit offa dolor, Miuere te nobis f deniquefata negarunt, Regnatibi in calo det tibi regna Deus, iVe iloti di quefi teli cof compartiti giaceuano dui car tonane qualifi lódaua ilfelice tranfito di fua ^Mitezza, C7* nell’altro giaceua la uirtu della Venta, che in fua f^Uczza tanto rifpknde con gli infraferitti ucrf Quello della mano dedira diceua ♦ Veritas