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182 malmantile racquistato

59.
Curiosi quel che fosse di vedere
Dentr’a una stalla inabitata entraro.
E vedder, ch’era un uom posto a giacere
Sopr’alla paglia a guisa di somaro;
Accanto aveva da mangiare e bere,
E gli occhi distillava in pianto amaro;
E tra i disgusti e il vin, ch’era squisito,
Pareva in viso un gambero arrostito.
60.
Questo è quel Piaccianteo già sublimato
Al grado onoratissimo di spia:
Quel che, per soddisfar tanto al palato,
Ha fatto in quattro dì Fillide mia1;
E lì colla sua spada s’è impiattato,
Dell’onor della quale ha gelosia;
Chè avendola fanciulla2 mantenuta,
Non gli par ben che ignuda sia tenuta.
61.
Ma perchè un uom più vil mai fe natura,
Si pente esser entrato in tal capanna;
Perocchè a starvi solo egli ha paura,
Che non lo porti via la Trentancanna3:
E perchè tutto il giorno quant’e’ dura,
Egli ha il mal della lupa che lo scanna,
Non va mai fuor, s’a cintola non porta
L’asciolver4 col suo fiasco nella sporta.

  1. St. 60. Far fillide. Finire la vita o la roba. (Nota transclusa da pagina 235)
  2. Fanciulla. Vergine, non mai adoperata. (Nota transclusa da pagina 235)
  3. St. 61. Trentacanna. Animale favoloso che ingoia e tracanna. (Nota transclusa da pagina 235)
  4. Asciolvere. Colazione. (Nota transclusa da pagina 235)