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funzioni, limiti 95


§ 29. — Funzioni; funzioni di funzioni.

Assai spesso avviene di dover considerare nei calcoli un simbolo (lettera), a cui nel ragionamento si dànno valori distinti: Un tale simbolo si dirà essere una variabile; i simboli, a cui conserviamo in tutto il discorso lo stesso valore, si diranno essere una costante. Uno stesso simbolo potrà in un certo ragionamento essere costante, in un ragionamento successivo variabile1.

Molto spesso avviene pure che di due variabili reali ,, una, per esempio la , sia determinata, appena sia dato il valore della . Così, per esempio:

1° Se non varia la temperatura, il volume , che occupa un grammo di ossigeno, è completamente determinato dal valore della pressione, a cui è sottoposto;

2° La lunghezza di una data sbarra di ferro è completamente determinata dalla temperatura (se si trascurano le variazioni dovute alla pressione, cui è assoggettata la sbarra, o se si opera a pressione o tensione costante);

3° Lo spazio percorso nel vuoto da un grave che cade senza velocità iniziale in un certo luogo, è completamente determinato dal numero dei secondi impiegati nella caduta;

4° L’area di un poligono regolare inscritto in un dato cerchio è perfettamente determinata dal numero dei lati;

5° Il logaritmo decimale di un numero positivo è determinato dal valore di , eccetera.

Noi diciamo in questi casi che è funzione della . Non é però detto che la possa ricevere valori arbitrari. Nel 1° esempio non può avere che valori positivi (perchè non ha senso parlare di un gas sottoposto a una pressione negativa); nel 4° esempio non può che ricevere valori interi maggiori di 2; nel 5° esempio la non può ricevere valori negativi, perchè non esistono (nel campo dei numeri reali) i logaritmi decimali dei numeri negativi.

L’insieme dei valori della , per cui esiste il corrispondente valore della , si dirà il campo di esistenza della funzione .



  1. Se noi studiamo, per esempio, come variano il volume , la pressione , la temperatura di una certa massa di gas, allora in una serie di esperienze, in cui non si faccia variare la temperatura, si considereranno e come variabili; e in una successiva serie di esperienze, in cui non facciamo variare , considereremo e come variabili.