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lettera terza 33

sive vostre osservazioni, giacché siete restato là, ed il quarto e quinto atto della Alceste, fortunatissimi oltre ogni credere, furono esenti dalle vostre censure. Ricevetene i loro ringraziamenti col mio mezzo. . . . . . Eccomi al solito, stordito che sono! sempre rivolto a parlare col signor Guill. . ., e voi, mia amica, avrete avuta la pazienza di ascoltarmi tacitamente, ma forse da ciò n’è derivata maggior brevità nel dirvi ciò che voi volevate pur sentire. Ecco che noi non abbiamo più a che fare col signor Guill. . Egli ha preso congedo: io pur debbo prenderlo da voi. Andate a spogliarvi della vostra toga, ma date prima a me la buona notte. A rivederci dimani. Il Giornale di Padova ci attende. Addio.

30 Gennajo 1808.