146 |
lettere di santa caterina |
|
Facendo così l’amaritudine vi sarà dolcezza e refrigerio offerendo lagrime con dolci sospiri per ansietato desiderio, per le miserabili1 pecorelle che stanno nelle mani del dimonio. Allora i sospiri vi saranno cibo, e le lagrime beveraggio. Non terminate2 la vita vostra in altro; dilettandovi e riposandovi in croce con Cristo crocifisso. Facendo così, sarete figliuolo dolce di Maria, e sposo della Verità eterna. Altro non dico. Date la vita per Cristo crocifisso, e annegatevi nel sangue di Cristo crocifisso. Mangiate il cibo dell’anime in sul legno della croce con Cristo crocifisso: affogatevi e annegatevi3 nel sangue di Cristo crocifisso. Permanete nella santa e dolce dilezione di Dio, Gesù dolce, Gesù amore.
- ↑ Degne di commiserazione affettuosa. Virgilio: «Miserabile, corpus» del gentile giovanetto Pallante.
- ↑ Non altro intento ponete ad essa. Dante: «Termine fisso d’eterno consiglio».
- ↑ Ripete per sovrabbondanza d’affetto; se pure non è sbaglio di ehi con la penna teneva dietro alla sua veloce parola. Può intendersi affogare le voglie men che buone; annegare anco le lecite, e le consolazioni che paiono debite alla perfetta pietà.