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intorbidano le cose esagerando il bene ed il male secondo i proprii fini.
Le intorbidano anche quelli che più desiderosi di trarre un profitto sul commercio delle azioni, che dalla vera esecuzione dell’opera, ora le esaltano a cielo, ora le spingono al di sotto dell’inferno a seconda che si vuole o vendere o comperare, perchè alla fine del conto l’aggiotaggio si riduce a questo: vendere alle speranze, comperar dai timori. Se a tutte queste cause d’incertezze, di confusione si aggiungono anche le discordie degli uomini d’arte, le questioni d’uomini d’arte non ischiette, non franche, non scevre da ogni spirito di partito, o allora sì che l’opinione pubblica non saprà più a chi ed a che attenersi, e smarrita in mezzo a tanta oscurità finirà per non creder più nulla, per temere di tutto e di tutti, ed abbandonerà per sempre, od almeno per un tempo lunghissimo, le strade di ferro, questo meraviglioso mezzo di civilizzazione e di fortuna pubblica con danno gravissmo della nostra Italia.
L’infaticabile costanza che mostrano i signori Bergamaschi nel sostenere gli interessi della loro città è certo cosa degna di molta lode: ma d’altro lato sarebbe anche cosa degna di molto biasimo che chi governa un’impresa della importanza di quella di una strada di ferro da Venezia a Milano, per dar peso soverchio agli interessi di Bergamo ponesse in non cale le utilità generali, quelle dell’intiero regno Lombardo-Veneto, e quelle degli azionisti1.
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- ↑ E a proposito di questi sommi riguardi che si devono avere per le utilità generali di una strada di ferro, diventa assai interessante il riportare quanto nel Capitolo III della sua opera il signor Seguin, parlando del tracciamento delle linee consiglia al Governo Francese di avere scrupolosamente di mira; e giova il qui riportarlo tanto più che questo consiglio imparziale d’un uomo d’arte tanto distinto sembra applicarsi espressamente alla attuale questione della deviazione per Bergamo. “Le Governement devra surtout mettre tous ses soins à empécher que, pour répondre aux voeux des localites, on n’apporte au tracé des modifications qui allongeraient la ligne, en altereraient la regularité, diminue-