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I. VERSI ITALIANI dell’oceàno tranquillo e piano, onde cantare possa le rare doti ed i pregi nobili egregi dell’ava amica. Ogni fatica si adopri pure; tutte le cure per opra tale non fanno male. Ma che dirò? che far potrò? Non è bastante per tali e tante virtudi amate, virtù pregiate, tutto l’ingegno tutto l’impegno. Ma è già stanca la mia musa, non più sa suonar la lira, d’Elicon la selva ha chiusa, né più l’estro ella m’ispira. Umilmente la pregai, ma non volle essa ascoltarmi : dunque adesso aggradirai questi miei poveri carmi.