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181 - E in molte cose attenenti alla natura degli uomini, si discostava dai giudizi comuni della moltitudine, e da quelli anco dei savi talvolta. Come, per modo di esempio, negava che al dimandare e al pregare, sieno opportuni i tempi di qualche insolita allegrezza di quelli a cui le dimande o le 5 preghiere sono da porgere. Massimamente, diceva, quando la instanza non sia tale, che ella, per la parte di chi è pregato o richiesto, si possa soddisfare presentemente, con solo o poco più che un semplice acconsentirla ; io reputo che nelle persone il giubilo, sia cosa, a impetrar che che IO sia da esse, non manco inopportuna e contraria, che il dolore. Perciocché l’una e 1* altra passione riempiono parimente T uomo del pensiero di se medesimo in guisa, che non lasciano luogo a quelli delle cose altrui. Come nel dolore il nostro male, cosi nella grande allegrezza il bene, I 3 tengono intenti e occupati gli animi, e inetti alla cura dei bisogni e desiderii d’altri. Dalla compassione specialmente, sono alienissimi l’uno e l’altro tempo ; quello del dolore, perché l’uomo è tutto volto alla pietà di se stesso; quello della gioia, perché allora tutte le cose umane, e tutta la 20 vita, ci si rappresentano lietissime e piacevolissime; tanto che le sventure e i travagli paiono quasi immaginazioni vane, o certo se ne rifiuta il pensiero, per essere troppo 1 A uomini — 7 A tale — ella — 9 A acconsentir!a, — 10 A giubilo — Il A contraria — 13 A guisa — 16 A animi — 17 A specialmente — 18 M tempo, — 20 A umane — 21 A vita — piacevolissime, 2-3 e anche da [da quelli anche] — alcune volte — 4-5 che per [ad] ottenere grazie e favori [le cose che si domandano] fosse opp. il tempo — 5 quello del quale si hanno a impetrare [dimande o preghiere si abbiano, si hanno a porgere] — 7 se la dimanda non è che per — del progetto si possa con solamente acconsentirla, soddisfare in un tratto, io reputo — 10 a ottener benefizio [beneficio] [impetrar checchessia] — 12 1’ uno e l’altro affetto — 15 cosi nel pensiero.... — 16 tengono occupati gli animi — de’ negozi d’ altri — 22 e le sventure