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lunghe che sieno; ed al contrario, le cose che si stiman dilettevoli in se, disgiunte dalla speranza, vengono in fastidi quasi, per cosi dire, appena gustate. E in tanto veggiam noi che gli studiosi sono come insaziabili della lettura, anc 5 spesse volte aridissima e provano un perpetuo diletto nei loro studi, continuati per buona parte del giorno ; in quanto che nell’ una e negli altri, essi hanno sempre dinanzi agli occhi uno scopo collocato nel futuro, e una speranza di progresso e di giovamento, qualunque egli si sia; e che 10 nello stesso leggere che fanno alcune volte quasi per ozio e per trastullo, non lasciano di proporsi, oltre al dilett presente, qualche altra utilità, più o meno determinata. Dove che gli altri, non mirando nella lettura ad alcun fine che non si contenga, per dir cosi, nei termini di essa let- 15 tura ; fino sulle prime carte dei libri più dilettevoli e più soavi, dopo un vano piacere, si trovano sazi : sicché soglion andare nauseosamente errando di libro in libro, e in fine si maravigliano i più di loro, come altri possa ricevere - dalla lunga lezione un lungo diletto. In tal modo, anche da 20 ciò puoi conoscere che qualunque arte, industria e fatica di chi scrive, è perduta quasi del tutto in quanto a queste tali persone: del numero delle quali generalmente si è la più parte dei lettori. Ed anche gli studiosi, mutate coll’ an dare degli anni, come spesso avviene, la materia e la qua- 25 lità dei loro studi, appena sopportano la lettura di libri dai 1 A contrario - 6 A giorno. — 9 AMF o di — 10 MF legger — Il AMF e trafililo — 12 AMF manco — 15 A lettura, — AMF fin —- 16 A «a/.i ; — 18 A loro — 19 A mndo — 21 A acrive — 22 A per- •one, — 23 A 23-24 AMF andar 2 In ir medr*imc — 2-3 fastidio appena — 7 altri, hanno — 9 pro- greaao o di emolumento — quale che — e nello — 14-15 termini della lettura •leaaa — 19-20 coli puoi conoacere — 21-22 per (ri»petto) — 23-24 mutate come — accade — materia e l’intenzione