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117 — e perfette, o prossime in qualche modo alla perfezione. Or dunque hai da por mente a una sentenza verissima di un autore nostro lombardo ; dico dell' autore del Cortegiano JS : la quale è che rare volte interviene che chi non è assuefa a scrivere, per erudito che egli si sia, possa mai conoscer 5 perfettamente le fatiche ed industrie degli scrittori, né gustar la dolcezza ed eccellenza degli stili, e quelle intrinseche avvertenze che spesso si trovano negli antichi. E qui primieramente pensa, quanto piccolo numero di persone sieno assuefatte ed ammaestrate a scrivere; e però da quanto IO poca parte degli uomini, o presenti o futuri, tu possa in qualunque caso sperare quell’ opinione magnifica, che ti hai proposto per frutto della tua vita. Oltre di ciò considera quanta sia nelle scritture la forza dello stile; dalle cui virtù principalmente, e dalla cui perfezione, dipende la perpe- 15 tuità delle opere che cadono in qualunque modo nel genere delle lettere amene. E spessissimo occorre che se tu spogli del suo stile una scrittura famosa, di cui ti pensavi che quasi tutto il pregio stesse nelle sentenze, tu la riduci in istato, che ella ti par cosa di niuna stima. Ora la lingua 20 è tanta parte dello stile, anzi ha tal congiunzione seco, che difficilmente si può considerare 1’ una di queste due cose disgiunta dall’ altra ; a ogni poco si confondono insieme ambedue, non solamente nelle parole degli uomini, ma eziandio nell’ intelletto ; e mille loro qualità e mille pregi 25 I A perfette o — 3 A lombardo — Cortegiano, — 7 A stili e — 9 A pensa — 10 A scrivere, — 12 AMF quella — 14 A stile, — 15 A principalmente e — perfezione — ISA famosa di — 20 A ¡stato che 2 Ora — d’ un 11-12 uomini tu possa riportare quella alta stima — 14-15 virtù e dalla cui — dipende principalmente — 17-20 amene. Ora — 17 accade — 22 queste cose — 24-25 parole, ma eziandio nell’ intelligenza degli uomini; e di mille qualità o mancamenti,