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96 - vorreste pur fare a voi stessi. Però chiunque consente di vivere, noi fa in sostanza ad altro effetto né con altra utilità che di sognare ; cioè credere di avere a godere, o di aver goduto ; cose ambedue false e fantastiche. 5 TAS. Non possono gli uomini credere mai di godere presentemente ? GEN. Sempre che credessero cotesto, godrebbero in fatti. Ma narrami tu se in alcun istante della tua vita, ti ricordi aver detto con piena sincerità ed opinione : io godo. Ben 10 tutto giorno dicesti e dici sinceramente : io godrò; e parecchie volte, ma con sincerità minore : ho goduto. Di modo che il piacere è sempre o passato o futuro, e non mai presente. TAS. Che è quanto dire è sempre nulla. GEN. Cosi pare. 15 TAS. Anche nei sogni. GEN. Propriamente parlando. TaS. E tuttavia l’obbietto e l'intento della vita nostra, non pure essenziale ma unico, è il piacere stesso; intendendo per piacere la felicità; che debbe in effetto esser piacere; 20 da qualunque cosa ella abbia a procedere. GEN. Certissimo. TAS. Laonde la nostra vita, mancando sempre del suo fine, è continuamente imperfetta: e quindi il vivere è di sua propria natura uno stato violento. 25 GEN. Forse. TAS. lo non ci veggo forse. Ma dunque perché viviamo noi? voglio dire, perché consentiamo di vivere? 5 AMF creder — 7 AMF questo — 8 AMF alcuno — 18 AMF piacere IttCMO I a voi proprio — vive e contente — 9 e pertuatione — 11 Co« dunque ~ 13 Cioè a dire 14*17 pare. IAS. E tuttavia ~• 18 mede* »ino _ |9 debbe rttrr — 23 continuamente vi