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        Nostri beati sogni ove son giti
De l’ignoto ricetto
D’ignoti abitatori, o del diurno
De gli astri albergo, e del rimoto letto
95De la giovane Aurora, e del notturno
Occulto sonno del maggior pianeta?
Ecco svaniro a un punto,
E figurato è ’l mondo in breve carta;
Ecco tutto è simile, e ritrovando,
100Solo il nulla s’accresce. A noi ti vieta
Il vero appena è giunto,
O caro immaginar; da te s’apparta
Nostra mente in eterno; a l’ammirando
Poter tuo primo ne sottraggon gli anni,
105E il conforto perì de’ nostri affanni.