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dei costumi degl'italiani 249

questa niente affettata, sí per la sua decisa inclinazione a sparlare di tutto1, e il suo carattere aspro e iracondo verso tutto, e il piú delle volte alieno dal vero. Oltre che i costumi e lo stato d’Italia sono incredibilmente cangiati dal suo tempo, cioè da prima della rivoluzione, al tempo presente. Allora, massime l’Italia meridionale, era quasi in quello stato di opinioni e di costumi in cui si è trovata fino agli ultimi anni ed ancora in grandissima parte si trova la Spagna. Ora per l’uso e il dominio degli stranieri, massime de’ francesi, l’Italia è, quanto alle opinioni, a livello cogli altri popoli, eccetto una maggior confusione nelle idee, ed una minor diffusione di cognizioni nelle classi popolari. Queste opinioni però operano sullo stato e sulla vita degl’italiani in maniera diversa che presso gli altri, per la diversitá somma delle sue circostanze, e quindi ne risulta che con opinioni appresso a poco, e massime in buona parte della nazione, conformi, essa è di costumi notabilmente diversa dagli altri popoli civili. Se io dirò alcune cose circa questi presenti costumi (tenendomi al generale) colla sinceritá e libertá con cui ne potrebbe scrivere uno straniero, non dovrò esserne ripreso dagli italiani, perché non lo potranno imputare a odio o emulazione nazionale, e forse si stimerá che le cose nostre sieno piú note a un italiano che non sono e non sarebbero a uno straniero, e finalmente se questi non dèe risparmiare il nostro amor proprio con danno della veritá, perché dovrò io parlare in cerimonia alla mia propria nazione, cioè quasi alla mia famiglia e a’ miei fratelli?

Non è da dissimulare che considerando le opinioni e lo stato presente dei popoli, la quasi universale estinzione o indebolimento delle credenze su cui si possano fondare i principi morali, e di tutte quelle opinioni fuor delle quali è impossibile che il giusto e l’onesto paia ragionevole, e l’esercizio della virtú degno d’un savio, e da altra parte l’inutilitá della virtú e la utilitá decisa del vizio dipendenti dalla politica

  1. Onde egli, anche scientemente, sacrifica spesso a questa sua voglia, e a questo instituto e carattere de’ suoi libri, la veritá.