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dediche, notizie, annotazioni 207

il Caro ebbe l’occhio al detto d’Orazio1, «Et nova fictaque nuper habebunt verba fidem, si Graeco fonte cadant, parce detorta».

Ivi, 18. S’alberga.
[v. 94]

«Albergare» attivo, o neutro assoluto, dicono i testi portati nel Vocabolario sotto questa voce. «Albergare» neutro passivo, dico io coll’Ariosto: «Pensier2 canuto né molto né poco Si può quivi albergare in alcun core».

Canzone Ottava

[Ultimo canto di Saffo]

I, 14. Noi per le balze e le profonde valli
natar giova tra’ nembi

Il verbo «giovare» quando sta per «dilettare» o «piacere», se attendiamo solamente agli esempi che ne registra sotto questo significato il Vocabolario, non ammette altro caso che il terzo. Ma qui voglio intendere che sia detto col quarto, bench’io potessi allegare che «noi», «voi», «lui», «lei» si trovano adoperati eziandio nel terzo senza il segnacaso. Ora lasciando a parte i Latini, i quali dicono «iuvare» in questo medesimo sentimento col caso quarto; e lasciando altresi che «giovare», quando suona il contrario di «nuocere», non rifiuta il detto caso, come puoi vedere nello stesso Vocabolario, e che l’accidente di ricevere quell’altra significazione traslata, o comunque si debba chiamare, non cambia la regola d’esso verbo; dirò solamente questo, che in uno dei luoghi del Petrarca citati qui dalla Crusca, il verbo «giovare», costruito col quarto caso, non ha la significazione sua propria, sotto la quale è recato il detto luogo nel Vocabolario, ma ben quella appunto di «piacere» o «dilettare», come ti chiarirai, solamente che il verso allegato dalla Crusca si rannodi a quel tanto da cui dipende. «Novo piacer che negli umani ingegni Spesse

  1. De arte poet., v. 52.
  2. Fur., c. vi, st. 73.