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140 | Le poesie di Catullo |
Ma tu che alla promessa manchi, mi sei nemica:
Pria la mercede accetti, e poi neghi l’amore.
5Far promesse è da ingenua, non farne è da pudica;
Tu accettando e non dando, giochi un tiro sì brutto,
Da mostrar ben, che sei sì avara che impudica,
E che ad ogni libidine hai rotto il corpo tutto.
111
Aufilena, appagarsi d’un uomo sol, cred’io,
È la virtù più bella che aver possa una moglie;
Ma val meglio appagare di chicchessia le voglie,
Che aver figli-cugini fatti col proprio zio.
112
Uom d’alto affar sei tu, Nason, chi ’l nega?
Tal non è chi all’altrui voglie si piega.
Ma tu, Nason, per grazia singolare,
Sei finocchio ed insieme uom d’alto affare.