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ria Egiziaca a mezza figura, Quadretto mobile appoggiato all’Altare dell’accennato Crocifisso, è fattura moderna, ma risoluta e franca. I SS. Bonaventura, e Niccolò laterali all’Altare, sembrerebbono manifatture del Barbello, di cui se fossero, dir si dovrebbono delle sue più nobili e finite Pitture. Il Cristo morto in braccio alla Madre con una Maria piangente, Quadretto appeso alle pareti dalla banda dell’Epistola, è pur esso degno di stima. Dalla parte del Vangelo è notabile il nobile monumento di marmi di Massa, dove riposa il corpo di Guglielmo de’ Longhi di Adrara Cardinale, morto in Avignone nel 1319. e trasferito alla Patria, per essere sepolto in quella sua Cappella, secondochè avea ordinato. Si vede la di lui Effigie scolpita in marmo di alto rilievo sul piano dell’Arca, con sotto un onorevole e lungo Epitaffio, e dai lati le Armi della Famiglia de’ Longhi, che sono quelle degli Alessandri. Alla Cappella del Santo di Padova, che è in testa alla nave, i due Fatti miracolosi di esso Santo che sono appesi lateralmente alle pareti, tengono molto della maniera del Barbello, ma non sono toccati colla diligenza e maestrìa di quegli de’ SS. Bonaventura, e Niccolò, che di sopra abbiamo osservato. Merita di essere veduta anche l’Assunzione di M. V. Quadro principale, e non ignobile del Coro d’incerto Autore: come parimenti un altro affisso ne’ lati, che con energìa ed al vivo rappresenta il mansueto Redentore, legato e flagellato alla Colonna dai perfidi ed arrabbiati Giudei.

Scesi dal Presbiterio considereremo all’Altare, che è in testa alla nave opposta, un Quadro del Cava-