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barigo, che fu Vescovo della Patria ed è ornato di una vaga Tavola di mano di Niccola Lappicola Calabrese. A fianco della Porta laterale v’ha un degno Quadro di Francesco Polazzi, esprimente il Transito di S. Giuseppe: e sopra quello un altro rappresentante i SS. Fermo, Rustico, e Procolo, uscito dal franco e risoluto pennello di Sebastian Ricci. In testa alla Crociata si ammira il magnifico Altare de i tre mentovati Santi, disegnato da Filippo Jurvara Cavaliere, e costrutto di scelti marmi con più Statue, e con una gran’ Urna di metallo dorato (ideata dal Nob. Sig. Filippo Alessandri, esequita da Domenico Filiberti, e ornata con Puttini e Lioncelli di mano del celebre Antonio Calegari Bresciano), in cui riposano i loro Sacri Corpi. Di rincontro all’accennato Quadro del Ricci, Gio. Bettino Cignaroli espresse con lode i SS. Fermo e Rustico imprigionati, con gloria d’Angeli sopra.

Nel Presbiterio mirasi da Pietro Paolo Raggi vivamente rappresentato il Martirio di quaranta Canonici; nel Coro da Francesco Menaigo quello di S. Giacomo Arcidiacono; e quello di S. Esteria da Giovambatista Pittoni. Il S. Narno predicante è nobile fattura di Francesco Monti Bolognese. Il S. Alessandro martirizzato nella Tavola principale del Coro è grandiosa ed elegante operazione di Oronzio Malinconici Napolitano. La Consegrazione di S. Narno Vescovo è di mano di Francesco Polazzi. Il Martirio di S. Giovanni Vescovo è bizzarra non meno che studiata fatica di Giovambatista Tiepolo; e quello del S. Arcidiacono Projettizio è fatica lodevole del Cignaroli.