Pagina:Le mille ed una notti, 1852, VII-VIII.djvu/621


207


che ne conosceva tutta la superiorità. Pure, per un resto di compassione, invece d'avvelenarla, come pensava, le fece soltanto prendere una forte dose d’oppio, e quindi portare in un appartamento segreto, comandando poi di spargere la voce della sua morte, e di farne i funerali.

«Tutto questo dramma era già rappresentato allorchè il califfo tornò dalla pesca. Prima sua domanda fu d’informarsi della cara Forza-dei-Cuori. — La vostra assenza,» rispose la schiava alla quale erasi rivolto, «le cagionò sì profondo dolore, che fu colpita da morte improvvisa.» A quei detti, il califfo si mise a correre pel palazzo come un insensato, facendo a tutti la medesima interrogazione. Chiese poi di vedere il sepolcro, e gliene fu mostrato uno eretto allora nei giardini1. — O tomba!» sclamò egli, bagnandola d’un diluvio di lagrime, «come mai le tue ombre fredde e tenebrose possono avvolgere la luna piena della bellezza ed il fiore brillante della gioventù! —

« Non poteva Aaron allontanarsi dalla tomba, nè moderare la sua disperazione. Appena Zobeide vide il successo della sua astuzia, fece mettere in una cassa Forza-dei-Guori, ancora addormentata, ed ordinò di portarla fuor del palazzo e venderla al primo che capitasse.

«Intanto il pescatore Califfo, al quale l’eunuco Sandal avea detto di venir al palazzo a prendere il denaro, non mancò di recarvisi. Vide alla porta l’uomo che cercava, seduto in mezzo ad una folla di schiavi e di eunuchi, e s’inoltrò verso di lui per

  1. Questo sotterramento improvviso non è in verosimile, poichè i Maomettani seppelliscono i morti appena sono spirati. Codesto barbaro costume è autorizzato da una tradizione orale del Profeta.