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replicati siano i nostri consigli, essi perdono tosto o tardi la vita per le astuzie di quegli animali. Il cielo vi ha preservato dalla loro furia, e non ha fatto una grazia simile che a voi solo. È un indizio ch’ei vi predilige ed ha bisogno di voi quaggiù pel bene che vi dovete fare. Voi mi procurate un’utilità incalcolabile; non avevamo potuto finora ottener l’avorio se non esponendo la vita de’ nostri schiavi; ed ecco tutta la nostra città per mezzo vostro arricchita. Nè crediate ch’io pretenda avervi abbastanza ricompensato colla sola libertà; voglio aggiungere a tal benefizio doni considerevoli. Potrei impegnare tutta la città a far la vostra fortuna, ma è questa una gloria che mi riserbo io solo. —

«A quelle cortesi parole, risposi: — Padrone, il cielo vi conservi! La libertà cui mi concedeste basta per attestarmi la vostra gratitudine; e per unica ricompensa del servigio ch’ebbi la buona sorte di rendere a voi ed alla vostra città, vi domando il permesso di lasciarmi tornare al mio paese. — Ebbene,» ripigliò egli, «Monsone (1) ci condurrà in breve le navi che verranno a caricare l’avorio. Vi rimanderò allora, dandovi i mezzi di recarvi a casa.» Lo ringraziai di nuovo della libertà donatami, e delle sue buone intenzioni per me, e rimasi con lui aspettando il Monsone; nel frattempo facemmo molti viaggi alla collina, per empir d’avorio i suoi magazzini. Tutti i negozianti della città che ne trafficavano, fecero la medesima cosa, poichè non rimase loro a lungo nascosta.

Con tali parole, Scheherazade, che vide spuntare il giorno, cessò dal suo discorso, e lo riprese la notte seguente, dicendo al sultano:


  1. Monsoni, venti periodici che, nel mare delle Indie, soffiano regolarmente, alternativamente, e per alcuni mesi da ponente a levante e da levante a ponente. Chiamasi pure Monsone la stagione, nella quale dominano questi venti.