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da aumentarsi fino al 60 per %, quando esso introito non ecceda L. 5,200 al chilometro.

Cosi nel 1865 in cui l’introito fu di L. 5,163 al Chil. se ne diede il 60 per % al locatario; avanzarono L. 2,065 al Chil. con cui pagate due o tre mila lire di spese sociali, non si potè pagare l’interesse delle obbligazioni; il residuo però rappresenta l’interesse del 2,4 per % dell’intero capitale, e quindi la posizione della Società ha migliorato.

Nel 1866, l’introito crebbe ancora a segno che i locatarii ebbero solo il 55 per % pelle spese di esercizio; ma intanto tutti gli anni crebbe anche il capitale pegli interessi arretrati; cosicché ora sale a più di L. 3,010,000 ossia circa L. 100,000 al chil. e cosi non si è ancora riusciti a pagare nemmeno gl’interessi delle obbligazioni.

La Società locataria percepì adunque nel 1865, L. 3,100 al chil. per l’esercizio; le spese invece furono L. 3, 455; a queste sono da aggiungersi altre L. 1,000 circa per lo ammortamento del materiale mobile e dell’armamento; quella Società ha dunque fatto un cattivo affare.

Scomponesi la spesa d’impianto come segue:

Spese parlamentari L. 62,500 ossia per chilometro L. 2,056
Terreni » 250,000 » » 8,223
Ingegneri » 100,000 » » 3,290
Costruzione » 2,150,000 » » 70,723
Materiale mobile » 375,000 » » 12,336
Diverse » 72,500 » » 2,385
Somma L. 3,010,000 » L. 99,013

È questa dunque una linea in pessime condizioni, quantunque il costo di costruzione sia di sole lire 99,000 al chilom., compreso il materiale mobile, e le spese reali dello esercizio siano state finora da lire 3,100 a lire 3,225. E tutto il male deriva dacché l’introito non oltrepassa nemmeno le lire 5,500 al Chilometro.