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molto attivo per la difficoltà di ravvivarlo rapidamente ove occorre, e quindi non si può ben godere del beneficio di lasciarlo abbassare nel caso di brevi discese, di corte fermate e di altre cause momentanee di minor lavoro.

In quanto al prezzo delle locomotive di varia forza e di diverso scartamento, ho ricavato da alcuno dei principali fabbricanti Inglesi una norma dalla quale vedo che non si scostano guari le cifre della colonna (11) se si considerano le diverse località cui quelle si riferiscono; pare adunque che in Inghilterra il prezzo di una locomotiva della potenza di circa 1000 chilogrammi o poco più, calcolata nel modo sovra indicato, sia di lire 22,500 franco a bordo, e che cresca molto approssimativamente in ragione di essa potenza senza riguardo allo scartamento; cosi si arriva alle locomotive in uso sulle principali ferrovie che hanno 3 mila chilogrammi di forza e costano lire 60,000 e più, e cosi anche, discendendo, si vedono locomotive nel Belgio della forza di soli 800 chilog. costare sole L. 19 mila.

In conclusione, per le ferrovie economiche occorrono locomotive-tender, con poche ruote e tutte accoppiate. Facendole di materiali scelti e preferendo l’acciajo al ferro, potranno risultare assai leggiere, in proporzione alla forza, senza perciò punto mancare della necessaria aderenza; del resto le locomotive tanto più consumano, per unità di lavoro, quanto più sono piccole; infine il costo delle medesime è indipendente dallo scartamento e proporzionale alla forza di trazione; su linee più ristrette una locomotiva per egual forza può riuscire meno pesante, ma in compenso richiede più lavorazione.


§ 8.° — Veicoli.


La buona utilizzazione dei veicoli è uno dei principali elementi di economia nell’esercizio delle ferrovie. La questione però è complessa molto; lo scopo principale è di avere poco peso brutto in ragione del peso utile trasportato, ma d’altra parte bisogna evitare i veicoli troppo lunghi sulle linee con ristrette curve;