Pagina:Le ferrovie economiche d'Europa.djvu/127


121


L’assistente, i capi stazione e i macchinisti dipendono direttamente dal Capo di esercizio che con tutto il suo Ufficio, col quale compila ogni anno un rendiconto meraviglioso per l’abbondanza dei dati, non costa più di L. 7,750 di stipendii e spese di ufficio.

Lo sgombro della molta neve, che cade d’inverno, e le riparazioni straordinarie della strada richiedono l’annuo impiego di circa 1825 giornate di manovali provvisori.

Il litantrace viene d’Inghilterra, ma costa solo L. 27 la tonn. atteso il basso nolo delle navi norvegesi, che ritornano dalle coste britanniche.

Circa il 41 per % degli introiti è dato dai viaggiatori; un altro 9 per % si ha dalle merci a grande velocità, bagagli o telegrammi; le grosse merci formano l’altra metà dell’incasso. Il maggior prodotto del luogo è il legname; ma troppa concorrenza alla ferrovia fa il vicino fiume, pel quale il legname si manda liberamente, essendo il letto mantenuto favorevole a tal trasporto in tutti i principali fiumi di Norvegia da un consorzio, che fa le spese occorrenti, specialmente nel passo delle così dette cateratte, e manda anche tratto tratto degli uomini, che invigilano l’andamento dei legnami galleggianti e liberano quelli che si trovassero arenati; queste spese si dividono poi in fine dell’anno, in ragione del numero delle travi spedite, ed ognuno paga pella propria spedizione; in certi luoghi, con pochi centesimi per trave, si fanno parecchie centinaja di chilometri; vi è poi la perdita e i guasti per rotture, ciò che si calcola in media nel 5 per % della spedizione.

Le travi hanno una marca che ne indica il proprietario, ma talvolta questa va completamente erosa, ed allora il legname si vende all’incanto a profitto del consorzio.

Con una spedizione per acqua così bene organizzata ed economica, è evidente che pochi legnami per certo si spediscono per ferrovia.