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IMP. CAES. DIVI . IVLI . F. AVGVSTVS
PONTIFEX . MAXIMVS . COS. XII
TRIBVNIC. POTESTAT. XIX. IMP. XIII.
RIVOS . AQVARVM . OMNIVM . REFECIT
IMP. CAES. M. AVRELIVS . ANTONINIVS . PIVS . FELIX . AVG. PARTH. MAXIM
BRIT. MAXIMVS . PONTIFEX . MAXIMVS
AQVAM . MARCIAM VARIIS . KASIBVS . IMPEDITAM . PVRGATO . FONTE . EXCIS . ET . PEREGRATIS
MONTIS . RESTITVITA . FORMA . ADQVISITO . ETIAM . PONTE . NOVO . ANTONINIANO
IN . SACRAM . VRBEM . SVAM . PERDVCENDAM . CVRAVIT
IMP. TITVS . CAESAR. DIVI . F. VESPASIANVS . AVG. PONTIF. MAX.
TRIRVNICIAE . POTESTAT. IX. IMP. XV . CENS. COS . VII. DESIGN. VIII.
RIVOM . AQVAE . MARCIAE . VETVSTATE DILAPSVM . REFECIT
ET . AQVAM . QVAE . IN . VSV . ESSE . DESIERAT . REDVXIT


Il primo rifacitore, come narra Frontino, fu Agrippa, il quale ne riferì l'onore ad Augusto. Il secondo fu Tito, ed il terzo Caracalla. Questi, tolto via il frontespizio, di cui si veggono peranco i segni, come nell' anzidetta figura, alla lett. C, vi collocò parimente la sua iscrizione, che perciò rimane frammezzo alle due, di Augusto, e di Tito, più antiche, e situate ne' luoghi indicati colle lett. A, e B. L' avanzo poi del muro contrassegnato colla lett. D al lato destro del detto monumento, appartiene alla derivazione di una parte dell' Acqua Giulia, che per via di opera arcuata andava al castello notato nella topografia generale col num. 230, come dimostro nella riferita tavola topografica degli acquedotti.

24. Barbacane fabbricato a corsi di tufi, calce, e tevolozza. Le mura che quindi sieguono sino al num. 25 sono di diversa maniera di quelle d' Aureliano, onde si può supporre ch' elle sieno uno de' ristauri de' mentovali Arcadio ed Onorio.

25 e 26. Si veggono in questo intervallo de' grandi e confusi rifacimenti, fatti forse per istantaneo riparo alle demolizioni de' Barbari. Dal num. 26 sino al 27 seguono le costituzioni d' Aureliano.

27. Porta chiusa fatta dal medesimo imperadore, e corrispondente alle due porte, Viminale e Querquetulana del recinto anteriore. La sua soglia sta al piano moderno innalzato in questo luogo 28 palmi sopra l'antico. Ella era aderente anticamente alle mura del Castro di Tiberio inoggi rovinato. Fu chiusa ne' tempi di Costantino, allorquando ci innalzò le mura delle rovine dello stesso Castro; e in di lei vece furono aperte le due delle quali parleremo qui appresso. Per essa entrava l'antica via Tiburlina, la di cui selciata tuttavia apparisce vicino alla stessa porta, e prosiegue per qualche tratto, benché sconnessa dai nuovi rialzamenti. La Tavola XXXIX di questo Tomo dimostra la porta, le mura di Costantino, la pianta della primiera forma del Castro, e l' avanzo della delta via.

28 e 29. Sino quasi al num. 30 le mura di Costantino furono abbattute ne' successivi assedj, e rozzamente rifabbricate da' Sommi Pontefici poco spazio più in fuori della lor linea anteriore.

30. Angolo curvilineo delle mura di Costantino, con barbacane piantato su' fondamenti del Castro, come si dimostra nella detta Tav. XXXIX, al num. 7.

31. Porta chiusa fatta da Costantino quasi in mezzo alla fronte del Castro, come si vede nella medesima Tavola al num. 8. La di lei soglia pianta sul piano moderno più alto del piano antico del Castro da trenta palmi in circa. Ella è stata certamente una delle più magnifiche, quantunque costruita di tevolozza. Era ornata di pilastri e d'architrave, i quali ne formavano il grand' arco turato da' moderni. A' fianchi de' pilastri mancanti rimangono tuttavia due ale con alcuni altri risidui dei di lei ornamenti.

32. Altro angolo curvilineo delle mura di Costantino, indicato nella stessa Tavola parimente col num. 7. Questo è situato sopra un residuo di muro del Castro, alto 12 palmi da terra, composto di tevolozza, e guarnito di archi secondo l' uso di que' tempi. Le mura soprappostegli sono lavorate pulitissimamente, cioè con mattoni triangolari martellinati a similitudine di quelle d' Aureliano, e fortificate di quando in quando da sodi barbacani. Furono di poi innalzate da Belisario colla giunta di nuovi merli (forsech' ell' erano troppo basse e perciò malsicure) coll' incastrarvi eziandio nuove torri e nuovi barbacani: fortificazioni