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sorella di Ladislao (la quale prese a perseguitare tutti li beneficati dal fratello e dal padre) che di più agiate fortune goduto avrebbono Giacomo-Nicolò e Masella da Sauto Magno, li genitori dell’insigne Poeta di cui parliamo!

Ebbe egli a primo istitutore Juniano Majo, per le cui sollecitazioni sua madre, la quale, morto il marito, era passata a stabilirsi in Nocera dei Pagani città nelle vicinanze di Amalfi, se ne ritornò in Napoli, dove i talenti del figlio potevano essere più conosciuti.

E vasto campo infatti fu schiuso al suo nobilissimo ingegno nell’accademia dell’illustre Pontano, il quale, come avea per costume, gl’impose il nome di Azio Sincero, preso dalla voce latina acta lido, sul quale condusse i pescatori a cantare e dalla sincerità e purezza dei suoi costumi, non meno che del suo scrivere.

L’ardente passione, che per certa Carmosina Bonifacia avea concepito, fu il primo sentimento, che lo trasse al comporre. Rigida costei nel costume, o straniera agli allettamenti di amore, si mostrò sorda cotanto ai suoi lagni, e sì costantemente insensibile al di lui pianto, che, dopo aver dato sfogo al suo sommo tormento in più sonetti e canzoni, si vid’egli ridotto a tale d’abbandonare la patria, e cercar nell’ultime regioni della Francia quella pace, che aveva perduta.

Ma quanto non fu più doloroso il ritorno,