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142 novelle indiane di visnusarma

Principe il gufo
Come si faccia
C’ha orribil faccia,
Che ha rea natura,
D’anima dura,


Che urlando va,
Quale per noi
Ne verrà poi
Utilità?


Con questo, essendo l’aquila Garuda il nostro signore, perchè si fa re il gufo? Anche s’egli ha molti pregi, ove ci sia un altro signore, nessun altro si può più approvare. Perchè è stato detto:


Perchè pungasi a buon fine,
Forte, illustre e di valor
Della terra nel confine
Solo imperi un regnator.


Son cagion di mal profondo
Molti prenci a un loco sol,
Come, allor che cessi il mondo,
Su nel cielo più d’un sol1.


Voi, col solo nome dell’aquila Garuda, potete essere inaccessibili ai nemici. Perchè è stato detto:


Ove con l’essere
Del nostro principe
Nome congiungasi
Molto autorevole,


Da parte de’ nemici in un istante,
Solo all’udir quel nome,
Franchigia e securtà vengono avante.


E poi:


Ove ai più grandi facciasi ricorso,
Fortuna puossi avere splendidissima,

Le lepri che ricorsero alla luna,
Menar poteron vita felicissima. —


Gli uccelli domandarono: Come ciò? — E il corvo incominciò a raccontare:

Racconto. — In un paese selvoso abitava già un grande elefante, signore della sua mandra, di nome Ciaturdanta. Ora, in quei luoghi fu per molti anni così grande siccità, che restarono asciutti tutti i laghi, le paludi gli stagni e i vivai. Allora, gli elefanti così dissero insieme al loro re: O signore, per la gran sete alcuni degli elefanti più giovani stanno per morire, altri già son morti. Si cerchi pertanto alcun ricettacolo d’acque acciocchè gli elefanti bevendo possano riaversi. — Il re allora mando fuori alla ricerca dell’acqua per le otto regioni della terra certi suoi famigliata alacri e pronti. Quelli che erano andati verso le parti d’Oriente, videro uno stagno che si chiamava la peschiera della luna, tutta piena all’intorno di cigni, di anitre e di altri uccelli acquatici, abbellito da molti alberi che si piegavano sotto i fiori e i frutti. Come l’ebbero veduto, ritornando in gran giubilo al loro signore, gli fecero un inchino e gli dissero: In un paese lontano, in mezzo alla terra ferma, si trova un grande stagno mantenuto sempre pieno dalle acque del Gange sotterraneo. Là adunque si vada’ — Gli elefanti allora, camminando per cinque notti, giunsero allo stagno; si tuffarono a loro voglia in quelle acque e ne uscirono verso

  1. Prima della fine del mondo risplenderanno sette soli in cielo (Benfey, citato dal Fritze).