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libro secondo | 101 |
Ancora:
E poi:
Ma intanto:
Procacciarsi, secóndo il Briguide,
Gli amici, del ben vivere la norma
Ecco che in parti tre si suddivide1.
E poi:
Udendo cotesto, Lagupatanaca non rispose, ma pensò: Oh! gran sapienza di costui nelle regole della vita! Davvero! che io sempre più son voglioso della sua amicizia! — E disse: O Hiraniaca,
Stando nella tua fortezza, tu sempre, poichè non ti fidi di me, dovrai intrattenerti meco a discorrere di virtù e di difetti. — Udendo ciò, Hiraniaca pensò: Questo Lagupatanaca mi sembra esser dotto nei suoi discorsi e dicitor del vero, e però è utile che si faccia amicizia con lui, chè sarà bello lo stare insieme in piacevoli discorsi. — E disse: Se così è, facciasi amicizia con te, eccetto però che tu non metterai mai piede in casa mia. Perchè è stato detto:
Udendo ciò, il corvo disse: O caro, se così è, sia pure così. E da quel giorno ambedue là se ne stettero godendo della felicità dello stare a ragionare insieme, e passarono il tempo facendosi scambievoli servigi. Lagupatanaca procacciava per Hiraniaca certi ghiotti pezzetti di carne, e
- ↑ Qui son ricordati tre supposti scrittori di cose morali, Visnugupta o Cianachia, Vrihaspati e il Briguide, cioè Râma figlio di Brigu (Bhrigu).