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cantato il Petrarca) a conoscere le sventure, sapeva

come del)bausi soccorrere gli sventurati.

Il Volgarizzamento traduce male Virgilio, ma traduce bene il Tesoro. Brunetto anche qui avrà copiata la sentenza della Raccolta sopra indicata, badando al significato materiale delle parole, e non al contesto del maestro ed autore del suo immortale discepolo.

Chi può tenersi dal ridere, leggendo nel capitolo XXV, pronunciata in nome di Orazio questa sentenza: « Egli (il vecchio) compiange ciò che perde, e loda il tempo passato, e vole castigare li giovani, e giuocare con le giovane. » ? Raffrontiamo il Volgarizzamento coli’ originale francese, per giudicare il merito della traduzione: « Il se solaint de ce qui est présent, et loe le tens qui est passé; il viant chastier les enlans, et juger les ivenes. » Apprendiamo ben tosto, che l’amanuense scarabocchiò: Ciò che xerde, per: Ciò eh’ è presente: è: Giuocare con le giovani, per: Giudicare li giovani. Ma così corretto il Volgarizzamento, traduce fedelmente la sentenza di Orazio? No. Eccola, nell’epistola ai Pisoni:

Difficilis, querulus, laudator temporis acti Se puero, censor, castigatorque minorum.

Bono fu r eco di Brunetto: ma Brunetto non fu l’eco di Orazio. Fu ingannato dalla cieca sua guida.